Le classificazioni disciplinari e le barriere settoriali sono categorizzazioni che poco hanno a che fare con le modalità dello sviluppo scientifico. Sono dei “fermo-immagine” dell’evoluzione della conoscenza che restano validi per brevi periodi e finiscono presto per diventare recinti in cui un ricercatore, un professionista o un insegnante difficilmente si riconoscono in pieno. Per loro stessa natura, la conoscenza e il progresso fioriscono dalla contaminazione di concetti e visioni, dalla capacità di abbandonare gli schemi incrementali per avventurarsi con coraggio e creatività in terreni poco consueti.

Questo è particolarmente vero per la chimica: il suo stesso carattere di linguaggio universale, a ponte tra i fondamenti scientifici e le sfide tecnologiche, rende innaturale ogni tentativo di ingabbiarla in schemi rigidi.

Proviamo allora ad organizzare le nostre discussioni intorno ad alcuni temi attuali della chimica contemporanea: invitiamo studiosi, industriali, professionisti, insegnanti, studenti, con diversa prospettiva e diversa estrazione culturale; organizziamo su queste tematiche tavole rotonde, conferenze, persino dimostrazioni. Facciamone un forum di riflessione sul contributo della chimica alle grandi sfide, non solo quelle tecnologiche, ma anche didattiche e culturali: benvenuti al giorno 3 del Congresso SCI 2024, benvenuti alle sessioni parallele tematiche; benvenuti a guardare al futuro con gli occhi della chimica.

Quindici sessioni per interrogarci sul ruolo della chimica e raccontare alla società dove la chimica può agire:

1. Advanced monitoring, imaging and sensing; 2. Environmental protection; 3. Clean energy; 4. Health; 5. Cultural heritage; 6. Industry and technology transfer; 7. Catalysis; 8. Chemical education, communication and outreach; 9. Artificial intelligence and modelling; 10. Green chemistry for the circular economy; 11. Inclusion, equity, diversity, and ethics; 12. Chemistry at the life science interface; 13. Smart materials; 14. Food; 15. New Reactions.

In questi forum la Società Chimica Italiana esprime la sua natura al grado più elevato: una comunità che si interroga sulle vere questioni aperte, assume consapevolezza e responsabilità della sua missione, spinge lo sguardo oltre. Le sessioni tematiche sono al cuore del messaggio del XXVIII Congresso Nazionale SCI 2024. Hanno contribuito a farci sentire comunità unitaria e aiutato a conoscerci un po’ meglio, trasversalmente alle Divisioni, con un grande contributo dei Gruppi interdivisionali, che sono i vitali punti di confluenza.

Le Divisioni sono i nostri preziosi ambiti disciplinari, comunità scientifiche omogenee con illustri storie culturali, consuetudine di ricerca e di rapporti; sono, insieme alle Sezioni territoriali, i pilastri stessi della Società Chimica Italiana. Divagando col pensiero ad un futuro possibile per la nostra Società, mi sono a volte soffermato a riflettere sul chiamarle “Divisioni” – una sfumatura semantica che evoca recinti, confini e barriere. E così, speculando, ho immaginato altre parole: Ambiti, Unità, Aree… Più di tutte mi piace quest’ultima: Area. Area evoca spazi non confinati, che possono sovrapporsi e svilupparsi, evolvere ed integrarsi.

Ma non voglio spaventare con le mie digressioni lessicali. Sono solo riflessioni, condivise con i lettori di questo editoriale. Forse, le si guarderà in futuro. Le nostre sessioni tematiche sono state un utile esercizio in questa direzione. Il ringraziamento va ai Comitati Scientifici che le hanno organizzate, formati dai delegati delle Divisioni e dei Gruppi Interdivisionali, per averle concepite e strutturate con tanta creatività e profondità di contenuti.

Tratto dall’editoriale «Una scienza senza divisioni: le contaminazioni culturali e il progresso della chimica» di Gianluca Maria Farinola per LA CHIMICA E L’INDUSTRIA online | ANNO VIII | N° 6 | NOVEMBRE/DICEMBRE 2024Clicca QUI per accedere alla rivista.