La proposta di dedicare una  rotatoria a Marie Curie è stata promossa dalla Commissione Pari Opportunità dei Chimici e dei Fisici del Veneto, un gruppo di lavoro che fa capo a tutti gli Ordini territoriali Professionali dei Chimici e dei Fisici della Regione.

La Commissione nasce per incentivare e promuovere condizioni di uguaglianza sostanziale tra uomini e donne che svolgono, in qualsiasi forma la professione di Chimico e di Fisico perseguendo inoltre, gli obiettivi volti alla valorizzazione della soggettività femminile (“mainstreaming”), al monitoraggio dei poteri e delle responsabilità assegnati alle donne, al potenziamento della soggettività femminile (“empowerment”), allo scambio di buone pratiche fra soggetti femminili rappresentanti le realtà professionali, culturali, associative, politiche e del mondo del lavoro (“networking”).

In quest’ottica la Commissione chiese, nel marzo del 2018, in occasione di un seminario dedicato alla illustre collega tenutosi all’interno degli eventi che ogni anno il Comune di Venezia dedica alle donne, di intitolare una nuova strada, piazza o altro luogo pubblico a Marie Skłodowska Curie, una collega che sosteneva che della vita “Non bisogna temere nulla. Bisogna solo capire”.

E, in questo suo inesauribile desiderio di comprendere, Marie Skłodowska Curie, fu la prima donna e l’unica a vincere due premi Nobel in due discipline diverse, per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911, fu tra coloro che nei primi anni del 900 rivoluzionarono la fisica, aprendo la strada alla fisica quantistica che descrive il comportamento singolare della materia nel mondo dell’infinitamente piccolo.

Marie Curie è una figura particolare, sia come donna sia come scienziata e vorremmo ricordarla con le parole della figlia Eve, scrittrice e musicista, riportando un brano dell’ Introduzione alla biografia a lei dedicata (“Vita della signora Curie”, Eve Curie, Mondadori 1941).

 

C’è nella vita di Marie Curie una tale quantità di grandi fatti che si sarebbe tentati di raccontar la sua storia come una leggenda.

Marie Curie è una donna, appartiene a una nazione oppressa’ è povera, è bella.

Una vocazione potente la costringe a lasciare la sua patria, la Polonia, per recarsi a studiare a Parigi, dove vive lunghi anni di solitudine e difficoltà.

Poi, essa incontra un uomo che è un genio, come lei, e lo sposa. La loro felicità e d’una qualità unica.

E questi due esseri, attraverso uno sforzo accanito e arido insieme, riescono a scoprire un corpo magico, il radio…. La loro scoperta non solo da’ origine ad una nuova scienza e a una nuova filosofia, ma offre agli uomini di guarire una malattia terribile.

Nel momento preciso in cui la gloria dei due scienziati si diffonde per il mondo, il lutto si abbatte su Marie. La morte le toglie il meraviglioso compagno in un attimo.

Nonostante la disperazione del suo cuore e i mali fisici, essa continua da sola l’opera intrapresa, e da’ uno splendido sviluppo alla scienza creata in collaborazione con il marito.

Il resto della sua vita non è che un dono continuo. Essa da’ ai feriti di guerra la propria devozione e la propria salute. Più tardi darà i propri consigli, il proprio sapere e tutte le sue ore ai suoi allievi, futuri scienziati accorsi da tutte le parti del mondo.

Compiuta la sua missione essa muore, spossata dopo aver respinto la ricchezza e subito gli onori con indifferenza.

Albert Einstein di lei diceva:

“La signora Curie è, fra tutte le persone celebri, la sola che la gloria non abbia corrotto”

 

Con grande soddisfazione della Commissione la proposta è stata accolta dall’Amministrazione Comunale di Venezia e il 27 settembre di quest’anno, si è inaugurata una rotatoria dedicata alla nostra illustre collega.

L’intitolazione fa parte di un progetto più ampio promosso dal Comune di Venezia che ha deciso nel 2019 di rendere omaggio a undici donne che hanno lasciato un segno nella storia di modo che possano essere un esempio per le nuove generazioni.

Tale rotatoria insiste su una via da poco dedicata a un’altra importante figura femminile Tina Anselmi, prima donna Ministro della Repubblica Italiana e si trova di fronte all’istituto scolastico Stefanini.

La rotatoria è stata inaugurata nello stesso giorno in cui si intitolava anche quella dedicata a Norma Cossetto, martire della seconda guerra mondiale, violentata, uccisa e gettata in una foiba a soli ventitre’ anni.

Presenti alla doppia cerimonia tra gli altri, la Vicesindaco Luciana Colle, gli assessori Paola Mar e Renato Boraso, l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, la Presidente della CPO Doriana Visentin con i ragazzi delle classi quinte del Liceo Stefanini.

Riteniamo quindi, che per dar lustro alla sua memoria e a tutte le professioniste della Chimica e della Fisica sia stato significativo il piccolo gesto di  inserire nella toponomastica della nostra città, un luogo pubblico a lei dedicato.

 

 

Per conto della CPO Chimici del Veneto

La Presidente

Dott.ssa Chim. Doriana Visentin