Lo scorso 4 maggio si sono svolti gli Stati Generali delle Professioni italiane al quale hanno partecipato il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
La manifestazione, organizzata da 23 Ordini Professionali, tra cui quelli aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche ed al Comitato Unitario dei Professionsti, ha rappresentato una valida occasione per ascoltare il parere della classe politica e riaffermare l’alleanza tra le Professioni italiane che, con voce unitaria e forte, hanno presentato il “Manifesto per la Rinascita dell’Italia”.
Il documento contiene 10 suggerimenti e sollecitazioni in campo sanitario, tecnico ed economico per la ripartenza economica dei professionisti e di tutte le attività produttive, tra cui la proposta di riconoscere un sostegno alle attività professionali, che non si sono mai fermate durante l’emergenza sanitaria, ma che oggi necessitano di aiuti ad hoc per sopravvivere.
Le proposte per la ripresa, contenute nel Manifesto, hanno posto all’attenzione del Governo la possibilità di correggere e riconoscere al mondo dei professionisti ordinistici ciò che meritano in sede di conversione in legge del D.L. n. 34/2020, attualmente all’esame della Camera dei Deputati e cioè l’accesso deigli stessi, sia ai contributi a fondo perduto ed al Fondo Nuove Competenze, sia al bonus di 600/1.000 euro per i mesi di aprile e maggio 2020.
Durante la diretta streaming sul sito www.professionitaliane.it e il canale Youtube dedicato, sono intervenuti il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che, in collegamento, ha annunciato che le categorie professionali saranno “assolutamente” invitate a Palazzo Chigi per raccogliere le idee e proposte per sburocratizzare il sistema Paese e rilanciare l’economia, anche in vista degli Stati Generali dell’Economia, annunciati dal Presidente del Consiglio Conte.
Inoltre, sono intervenuti il leader della Lega, Matteo Salvini, per ribadire la necessità di “reintrodurre delle tariffe minime per prestazioni garantite e professionali”, l’on. Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che ha rimarcato l’insufficienza delle misure adottate nei confronti dei professionisti per superare la crisi del lockdown.
Ettore Rosato, Coordinatore Nazionale Italia Viva, ha sottolineato l’ingiustizia dell’esclusione dai contributi a fondo perduto; il Segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, infine, ha posto l’accento sul dovere della politica di ascoltare il mondo professionale e le sue esigenze, riproponendo anche il tema della necessità delle tariffe professionali.
In chiusura anche l’intervento del Leader di Azione, Carlo Calenda, che ha ricordato che “l’Italia quest’anno perderà il 13% del Pil e il futuro si giocherà sulla possibilità di rimbalzare il prossimo anno, cioè di avere una crescita forte che può essere innescata solo da questa parte produttiva del Paese. E non averne cura – ha concluso – significa avere una visione miope della crescita”.
Sostanzialmente, i rappresentanti del Governo e dei partiti presenti hanno assicurato ampia disponibilità a tenere conto delle giuste richieste delle professioni.