“La chimica non è solo disciplina scientifica, ma anche avventura ed esperienza estetica. I suoi seguaci cercano di trovare le cause nascoste ai sensi che causano la trasformazione del nostro mondo in continuo cambiamento, di imparare l’essenza del colore della rosa, della fragranza del lillà e della robustezza della quercia, e di capire i sentieri segreti attraverso i quali la luce del sole e l’aria creano queste meraviglie”
(Sir C.N. Hinshelwood)

 

Inizia così la mia prima interazione, attraverso un brainstorming, nel nuovo anno scolastico, in una prima Liceo. Non mi piace il termine lezione, mi sembra triste, passivo, privo di incontro, ma mi adopero nel porre i presupposti per una interazione fatta di sguardi, gesti, parole…la cosiddetta comunicazione, questa grande arma di difesa e di attacco, che ha il potere di nutrire o di distruggere a seconda dell’uso che se ne faccia, come la mia amata Chimica, basti pensare alla medicina che cura o alle armi chimiche che annientano. Dargli un senso, un ruolo, una funzione. Dunque, ci si aspetta delle risposte, ma si scoprirà che il motore di tutto è l’uomo stesso. E’ un compito complesso l’approccio, ma talmente affascinante da non deludere mai.

 

Ho imboccato, come quando ci si innamora, d’istinto, la strada dell’insegnamento già a 26 anni e come l’amore che ti sceglie, è stata lei a trovare me e a guidarmi, ad addentrarmi in un labirinto fatto di anni di sacrifici, di formazione, di attese, di burocrazia, a volte anche di stanchezza. Ma il labirinto non spaventa se c’è il filo, c’era e c’è ancora quel filo che non fa perdersi, fatto di passione e coraggio, tenacia e costanza.

 

Dopo la laurea, sostengo l’esame di stato per abilitarmi alla libera professione, con tanto orgoglio mi iscrivo all’Albo, timbro e tessera mi fanno brillare lo sguardo, inizio a lavorare in un laboratorio di analisi chimiche, divento un topo da laboratorio per un anno, mi piace ma non è la mia strada, comprendo, nel frattempo una scuola mi contatta, c’è bisogno di un insegnante di chimica, sarei potuta essere io, ma perché proprio io che da sempre avevo escluso l’insegnamento nel mio futuro? Destino? Caso? CAOS!!! Ma come asserisce Nietzsche “bisogna avere un caos dentro di sè per generare una stella danzante”, così fu! Adrenalina, ossitocina, dopamina, serotonina, un’esplosione ormonale in quella prima esperienza che fu il motore per iniziare a crederci. Due anni di SISSIS (scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario) dopo scrupolosa selezione, poi ancora un anno per conseguire l’abilitazione sul sostegno, tre master per ampliare curriculum e competenze, inutile dire che questo lungo percorso abbia comportato un importante investimento di tempo e risorse economiche. Inizio a lavorare da precaria che mi porta a girare parecchie scuole in tutta la provincia, la mia splendida Siracusa, pur conservando il legame con l’Ordine dei Chimici che offre spunti e momenti di crescita importanti, conosco persone speciali che mi aprono il cuore, alunni splendidi e alcuni difficili, indelebili nella mia memoria per quello che mi hanno lasciato, faccio esperienza e ancora con ragazzi speciali che ti spronano ad essere la versione migliore di te stessa, imparo io da loro, sviluppo un’empatia che solo l’esperienza ti può restituire. Mi sento vulnerabile e spesso temo di non essere all’altezza, ma non siamo soli al mondo, colleghi e persone speciali ce ne sono, bisogna lasciare agli altri la possibilità di venirci incontro, di fare squadra, di lavorare per un unico obiettivo con una sinergia di forze e di competenze.

 

Negli anni ho forgiato la mia personalità per trarne i risultati non migliori forse, ma i più giusti. Dopo una lunga scalata, senza mai arrivare in cima, perché se sei arrivato in cima significa che sei morto, eccomi ancora qua, più carica che mai e propositiva, disposta a crescere con coerenza in tutto ciò che faccio, con la certezza che per ogni mole di impegno, ci sia in cambio un alunno che abbia cominciato a farsi delle domande e sapere di essere strumento per trovare le dovute risposte, non ha prezzo! Sentirsi dire in sede di esami di Stato: “mi iscrivo a chimica grazie alla Prof.ssa Fonte”, ripaga sforzi, ore dedicate alla didattica, prima, durante e dopo, con la consapevolezza di avere ogni giorno, da quando entro in un’aula a quando ne esco, una enorme responsabilità e dal punto di vista umano e dal punto di vista didattico.

 

Da Chimico in primis, ad oggi consigliere dell’Ordine provinciale dei Chimici e dei Fisici di Siracusa, e da insegnante poi, sposo la causa di ampliare orizzonti, spesso, troppo ristretti di chi ha una visione limitata e superficiale della chimica, metto in campo strategie e tutti i mezzi possibili per dare una maggiore conoscenza dei suoi campi di applicazione e l’importanza che riveste nella vita di tutti i giorni, in tutto quello che ci circonda, da ciò che è tangibile a ciò che non lo è, come le emozioni. Oggi dopo 44 primavere e tante emozioni, trionfa la bellezza del mio lavoro che citando Primo Levi, si può ritenere come vera e concreta forma di felicità sulla terra. Trasmettere questa bellezza per me è naturale e questo credo sia il segreto per non sentirsi stanchi mai, ogni giorno mi adopero per lasciare traccia e una risposta concreta, ci provo coinvolgendo i miei alunni in discussioni, attività laboratoriali, studio critico e perché no anche seminari in collaborazione con l’Ordine territoriale, coltivando la curiosità, l’indipendenza intellettuale, la voglia di scoprire, collegare e relazionare per comunicare, confrontarsi per capirsi e in nuce anche il senso di responsabilità verso il mondo che ci ospita.

 

Ciascuno di noi è chiamato a fare qualcosa e ad essere qualcuno nel mondo, scoprire cosa fare e chi essere, rientra tra i benefici migliori per il mondo e per noi stessi. Ogni volta che si scorge la bellezza che ci circonda, ogni volta che si approda al cambiamento, ogni volta che si sperimenta l’affinità nelle relazioni che ci fa essere come elementi che reagiscono per formare composti, ogni volta che decidiamo di rendere il mondo un posto migliore, si sta facendo Chimica, esserne consapevoli ci rende liberi.

 

 

Dott.ssa Chim. Patrizia Fonte