Una Laurea in chimica o in fisica? Nel nostro Paese è una scelta vincente, visto che alla fine del percorso universitario l’86% dei laureati trova un lavoro attinente ai suoi studi, secondo i dati di Federchimica.
Sono tanti i settori, oltre a quello sanitario, nei quali è fondamentale o comunque dirimente il contributo delle competenze di Chimici e Fisici come ad esempio: l’ambiente, le spedizioni via terra, mare e aria, l’impiantistica e l’illuminotecnica, l’abbigliamento e la moda, l’alimentare e la nutraceutica, i prodotti per l’esecuzione delle diverse tecniche artistiche, quelli per la casa e per la persona, l’industria automobilistica, le bio e le nanotecnologie, il settore forense.
A livello industriale queste figure possono lavorare in progetti di Research and Development per sviluppare prodotti ed ottimizzarne i processi produttivi. Inoltre è in capo ai Chimici e Fisici in possesso di opportune competenze il compito di eseguire, anche in regime di sussidiarietà, le verifiche, i collaudi e i controlli ambientali, industriali, impiantistici, portuali, doganali, e quant’altro di interesse per conto della PA, e derivare dalle misure compiute delle valutazioni interpretative orientate a considerare sia dal punto di vista della materia che delle forme di energia in gioco l’impatto che diverse attività o processi possono provocare in relazione a salute e benessere umano, dell’ambiente, dei differenti biotopi, dei vari contesti compresi all’interno di involucri edilizi.
Molti poi sono i Chimici e i Fisici che scelgono la libera professione fornendo anche consulenze e perizie a Tribunali, Camere di Commercio, o agli Studi di Professionisti afferenti ad altri Albi o Elenchi, costruendo e inventando ogni giorno nuove opportunità di sfruttare il loro “sapere e saper fare scientifico” anche in chiave multidisciplinare. Ma l’attività libero professionale di Chimici e Fisici si espleta anche nella partecipazione alla vita dell’Ordine e quindi nella collaborazione costruttiva e fattiva tra Colleghi che condividono tante volte anche un interesse per una specifica e puntuale area geografica oltreché per determinati comparti o settori. La libera professione inoltre costituisce un approccio metodologico di tanto più ampio respiro quanto più vede l’interfacciarsi propositivo di elementi e di interlocutori anche nelle sedi di discussione e programmazione delle attività che il Sistema Paese si pone tra gli obiettivi per il futuro, tramite la partecipazione a situazioni e luoghi di dibattito e confronto sui temi cogenti e attuali.
Queste sono solo alcune delle tante e varie aree lavorative in cui i Chimici e i Fisici svolgono un ruolo chiave. Professionisti meno conosciuti che, con il loro impegno, portano nella nostra vita più innovazione e contributi di quanto pensiamo.
Elemento rappresentativo dell’elevato livello di competenze in possesso del Chimico e del Fisico quando essi si spendono nella professione, e comunque nel mercato, è dato dal rilievo operato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea (Condizione Occupazionale dei laureati, anno di indagine 2019, pubblicato in aprile 2020) che rappresenta come più dei due terzi dei laureati magistrali in queste discipline ritenga imprescindibile una formazione post-lauream, come potenziamento e specializzazione per potersi spendere con maggiore efficienza nel lavoro e nella presentazione del proprio ruolo. In effetti tale approccio puntuale e specifico risulta oggettivamente appetibile per la PMI e vincente per il Chimico o il Fisico, dal momento che la stessa fonte di indagine conferma che più dell’86% dei laureati magistrali operano nel settore privato.
 
Dott.ssa Chim. Ir. Roberta Giacometti
Consigliere FNCF