Quale può essere il ruolo del professionista Chimico nel settore dei rifiuti?
Gli step principali della filiera dei rifiuti: produzione, raccolta, smaltimento, recupero. Riciclo.
Nella produzione di rifiuti, e particolarmente nel settore degli imballaggi, il Chimico può intervenire nella ricerca di materiali idonei all’uso destinato, ma con il minore impatto ambientale, come i contenitori compostabili da smaltire insieme con i rifiuti organici, per essere degradati biologicamente.

Nella raccolta e nello smaltimento il Chimico ha un ruolo essenziale innanzitutto nella definizione analitica del tipo di rifiuto, andando dal semplice rapporto di prova che contiene i dati utili a determinare la presenza e la concentrazione di specifici agenti inquinanti, alla certificazione atta ad identificare la tipologia di rifiuto tra urbano a assimilabile, speciale e pericoloso, con la conseguente assegnazione del corretto codice CER e delle operazioni previste dalla normativa circa lo smaltimento o possibili operazioni di recupero o riutilizzo.
Tale attività comporta tutto l’iter analitico, che deve essere svolto direttamente dal Chimico, dal prelievo del campione, all’analisi secondo i dettami delle norme di riferimento, alla classificazione del rifiuto.

Il ruolo del Chimico in tale attività è fondamentale, perché supporta il produttore del rifiuto nella corretta applicazione normativa, evitandogli sanzioni amministrative e penali.

Il rifiuto così definito piò essere smaltito in idonea discarica o essere avviato alle consentite operazioni di recupero di materia o di energia.
Anche in queste fasi l’attività del Chimico risulta essenziale.
Per lo smaltimento in discarica per RSU, a cui sono destinati i rifiuti organici non provenienti da raccolta differenziata, questi debbono essere prima sottoposti ad un trattamento di separazione fisico-meccanica della frazione organica putrescibile, dalle frazioni secche recuperabili. La frazione organica deve essere sottoposta ad un processo di “biostabilizzazione aerobica” che ne abbatta al massimo la carica batterica evitando successivi fenomeni di putrefazione anaerobica nel corpo dei rifiuti con la conseguente formazione, per effetto del dilavamento piovano, di percolato, rifiuto speciale secondario altamente inquinante.

Il Chimico ha il compito di controllare analiticamente l’efficienza del processo di pretrattamento e la qualità del percolato prodotto.
Nell’ambito del sistema di raccolta differenziata, il Chimico ha il compito di verificare analiticamente la qualità ed il grado di purezza dei materiali secchi (carta e cartone, plastica, vetro, metalli) conferiti alle piattaforme di recupero e della frazione organica conferita agli impianti di compostaggio o di degradazione anaerobica per produzione di biogas. Questi impianti sono basati su processi chimici che vanno monitorati con molta attenzione per evitare che l’operazione di recupero si trasformi in una fonte di inquinamento ambientale.

In questi ambiti la funzione del Chimico è pertanto prevalentemente analitica o relativa al rispetto di parametri e indicazioni normative.
Nell’ambito, invece, delle operazioni di recupero di materia e di energia dai rifiuti recuperati, l’attività del Chimico si applica alla progettazione di impianti, sistemi e processi rivolti alla tematica generale della “Economia circolare”.

Infatti, non vi è dubbio che un sistema industriale di trasformazione di una ”materia prima secondaria”, derivante da scarti di lavorazioni industriali o da rifiuti grezzi o trattati, in nuovi materiali primari o in energia, debba essere profetato con rigore scientifico e profonda conoscenza dei processi di chimica dei materiali e di processi di produzione energetica, materie di specifica competenza del Chimico.
Sintetizzando non esaustivamente, nell’ambito del sistema di gestione di rifiuti, il professionista Chimico potrà operare nelle seguenti attività:
– Analisi chimiche e consulenze sui conformità e adeguamenti normativi;
– Progettazione di impianti di trattamento primario dei rifiuti;
– Progettazione e supervisione di processi ed impianti di produzione di materiali e di energia da materie prime secondarie derivate da trattamenti primarie.

 

 

Dott. Chim. Claudio Torrisi
Professionista chimico ambientale