É ormai noto il programma Green New Deal, già presentato in sede Europarlamentare, una strategia politica elaborata dall’Unione Europea che coinvolge gli Stati membri con varie misure. L’obiettivo è non generare emissioni nette di gas a effetto serra, ovvero neutralizzare consumo e produzione, e ottenere una crescita economica dissociata dall’uso delle risorse. Obiettivo da raggiungere entro il 2050 ma le cui  azioni saranno intraprese secondo una tabella programmatica svillupata tra il 2020 e il 2021.

La questione riguarda tutti, a vari ivelli, ma i professionisti e gli esperti di diversi settori saranno al centro dell’individuazione e attuazione delle diverse strategie.

Il piano del Green New Deal individua diverse aree d’azione:

  • Energia pulita: opportunità per fonti di energia alternative e più pulite;
  • Industria sostenibile: cicli di produzione più sostenibili e rispettosi dell’ambiente;
  • Costruire e ristrutturare per creare una nuova visione dell’edilizia;
  • Mobilità sostenibile per promuovere mezzi di trasporto più sostenibili;
  • Biodiversità: misure per proteggere il nostro fragile ecosistema;
  • Dal produttore al consumatore: una catena alimentare più sostenibile;

Stando all’Agenzia Europea dell’ambiente e ai suoi ultimi dati disponibili, alla fine del 2019 l’UE aveva ridotto le sue emissioni complessive di gas a effetto serra del 24 % rispetto ai livelli del 1990. Ciò significa che l’UE dovrebbe superare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni del 20 % previsto per il 2020 e, alla luce di questi dati infatti, proprio nelle settimane scorse è stato eumentato al 55% il valore di riduzione delle emissioni  entro il 2030.

 

Produzione di energia

L’ambito che vedrà maggiormente coinvolti, in termini di indotto, i professionisti fisici probabilmente sarà la produzione di energia da fonti rinnovabili, settore che già da tempo beneficia del know how della Fisica. Basti pensare che il Nobel per la Fisica del 2014 è stato assegnato ai tre fisici inventori dei LED a luce blu. Invenzione che ha rivoluzionato l’illuminazione in termini di efficienza.

La strategia prioritaria, infatti, è l’aumento dell’efficienza energetica. Occorre sviluppare un settore dell’energia basato in larga misura su fonti rinnovabili, con la contestuale rapida eliminazione del carbone e la decarbonizzazione del gas.

 

Digitaliazzazione

Ancora, le tecnologie digitali sono uno strumento fondamentale per conseguire gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal in molti settori.

L’intelligenza artificiale, il 5G, il cloud e l’Internet delle cose (argomenti che abbiamo già trattato e che investono appieno la nostra competenza) saranno fortemente favoriti nel processo di accelerazione e ottimizzazione delle strategie politiche individuate.

La digitalizzazione presenta ad esempio nuove opportunità per il monitoraggio a distanza dell’inquinamento atmosferico e idrico o per il monitoraggio e l’ottimizzazione delle modalità di utilizzo dell’energia e delle risorse naturali.

 

 

Dott.ssa Fis. Erica Martinucci