Gabriella Mortera

1) Chi è Gabriella Mortera?

Nata a Torino nel 1954, risiedo a Bologna, mi sono laureata in Chimica all’Università di Bologna nel 1978, ho conseguito nel 1981 il Diploma di Specialità in Chimica Analitica per il settore di Tecniche Elettrochimiche.
Dal 1980 esercito la mia attività come libera professionista nel campo della consulenza alle aziende in materia di inquinamento industriale e igiene e sicurezza sul lavoro.
Sono legale rappresentante di una società che si occupa di chimica applicata , fornendo alle azienda consulenze e analisi chimiche nel campo della valutazione degli impatti degli agenti chimici sull’ambiente e sulla salute nei processi di produzione, trasporto, utilizzo.
Sono docente all’Università di Bologna in materia di Normativa Ambientale.
Sono vicepresidente del gruppo Chimica di Unindustria Bologna.
Attualmente ricopro la carica di Presidente dell’Ordine dei Chimici Interprovinciale dell’Emilia Romagna, e ho fatto parte per alcuni anni del Comitato Pari Opportunità del Consiglio Nazionale dei Chimici.

2) Perché si candida?

La mia decisione di candidarmi nasce dal fatto che avendo per tutta la mia vita lavorativa esercitato la mia attività come libera professionista sono molto consapevole dell’importanza che l’EPAP riveste per i propri iscritti, in quanto la serenita’ e la sicurezza economica al termine della propria vita lavorativa dipenderanno dalla corretta gestione esercitata dall’ente.
Conosco molto bene le criticità della vita professionale in termini di garanzie in caso di malattia, di infortuni, e nel caso delle professioniste donne, in caso di maternità, e le necessità che ci sono in materia.
Ho come amministratore di una società esperienza in campo gestionale e amministrativo, che mi può consentire un approccio più informato alla comprensione dell’attività di EPAP:
Ritengo quindi che impegnarmi nel collaborare alla gestione di EPAP, portando le mie esperienze e le mie capacità, possa essere utile e questo mi ha motivato nell’avanzare la mia candidatura.

3) Quali sono le sue proposte per l’Epap?

In caso di elezione questa sarebbe la mia prima esperienza in EPAP quindi inizialmente il mio obiettivo è di conoscerne i meccanismi di funzionamento.
Mi riprometto di contribuire al miglioramento della comunicazione con gli iscritti e con gli Ordini Territoriali, fino ad ora un po’ troppo scarsa.
Nel periodo di lavoro al Comitato Pari Opportunità mi sono occupata insieme alle colleghe del tema delle tutele e degli aiuti per le donne chimiche libero professioniste nel periodo di gravidanza e postparto, elaborando un progetto di sostegno che appunto è stato presentato ad EPAP e che desidererei provare a portare avanti.
Desidero anche contribuire a progetti che possano migliorare le prospettive pensionistiche dei giovani, in considerazione delle difficoltà, con il sistema contributivo, a raggiungere pensioni soddisfacenti.