Patrizia Verduchi
1) Chi è Patrizia Verduchi?
Nasce a Roma nel 1954 e dopo il liceo classico si iscrive alla facoltà di Chimica presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Conseguita la laurea con il massimo dei voti, ottiene l’abilitazione a libero professionista e si iscrive all’Albo nell’anno 1986 con il numero 1803.
Qualificata dal 2003 “European Chemist” ed iscritta nel relativo albo internazionale presso l’European Communities Chemistry Council (ECCC).
Iscritta nell’elenco dei “Tecnici competenti in acustica ambientale”, presso la Regione Lazio, con il numero progressivo 260, secondo quanto previsto dalla Legge n°447 del 26/10/1995.
Iscritta nell’elenco verificatori in materia di sicurezza degli impianti tecnologici di cui alle lettere da A a G della Legge 46/90, come da DM 06/0472000, presso la Camera di Commercio di Roma.
Iscritta nell’Albo Nazionale dei Professionisti abilitati al rilascio di documentazione per la richiesta del Certificato di Prevenzione Incendi, dopo superamento del corso presso i Vigili del Fuoco, con il n° RM01803C00118.
Qualificata Valutatore ambientale e Responsabile di audit ambientale, dopo superamento del corso, secondo la norma ISO 14001:2004 – ISO 19011, corso iscritto al n°34 del registro CEPAS, scheda CEPAS:SH15.
Iscritta nell’elenco dei Consulenti Tecnici d’Ufficio dei Tribunali Civili di Roma e di Civitavecchia
Abilitata a ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i., così come ad integrazione del D.Lgs 195/03 e successivo Accordo Stato Regioni, per tutti i macrosettori ATECO.
Qualificata come Dirigente sulle “Misure da adottare nelle attività di rimozione, bonifica, smaltimento dell’amianto” dopo superamento del relativo corso, ai sensi della Legge n°257 del 27/03/92.
Igienista industriale e socio AIDII (Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali).
Iscritta all’AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza) con numero di tessera 13456. Fondatrice e componente, insieme ad altri professionisti, del Gruppo Tecnico “GT A3 – Amianto e FAV”.
Attualmente Tesoriere dell’Ordine Interregionale dei Chimici del Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise
Già Consigliere Segretario dell’Ordine di Roma (2009-2013) e Consigliere dall’anno 1997.
Membro effettivo nelle Commissioni giudicatrici degli Esami di Stato della professione Chimico e Chimico Junior.
Consulente di vari enti pubblici e privati per le problematiche inerenti la tossicologia dei prodotti e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Responsabile per la gestione del problema relativo al rischio amianto per molti enti pubblici e privati.
Amministratore unico e Direttore Tecnico del proprio laboratorio di analisi chimico merceologiche, costituito nel 1994, certificato ACCREDIA, specializzato nel settore dell’amianto e degli altri materiali fibrosi.
2) Perché si candida?
Mi presento per il mio primo mandato in EPAP, inizialmente per imparare, partendo dal gradino più basso.
Sono anni che mi occupo di vita ordinistica e credo molto nel lavoro in equipe; desidero portare tale esperienza nel Comitato dei Delegati, il più “democratico” dei Comitati con tre componenti Chimici, tre Attuari, tre Agronomi – Forestali e tre Geologi; negli altri Comitati (CIG e CdA) la presenza dei chimici è, soprattutto nel CIG, notevolmente minoritaria.Il mio obiettivo è di operare in sinergia con i colleghi delle altre categorie professionali della cassa previdenziale per garantire una gestione efficiente, efficace e trasparente, ma soprattutto per far sentire anche la “voce” dei Chimici professionisti iscritti.
3) Quali sono le sue proposte per l’EPAP?
Sarà il mio primo mandato in EPAP, quindi non ho esperienza nello specifico e non ho nemmeno l’ardire di proporre programmi utopistici. Sicuramente è mia intenzione, come è nella mia indole e come esperienza professionale, svolgere nel miglior modo possibile i compiti istituzionali, ricoprendo appieno, come riportato nello statuto, il ruolo di “impulso” per gli altri Comitati.
Sono consapevole della scarsa interazione tra l’EPAP e gli iscritti, che si vedono privati della possibilità di presentare proposte e suggerimenti per il miglioramento nel funzionamento dell’Ente; sarà mio compito dare maggiore supporto alla comunicazione tra lo stesso e la base.
Desidero ringraziare anticipatamente i colleghi che mi dimostreranno la loro fiducia e stima.