La Regione Siciliana ha siglato un importante protocollo d’intesa con Versalis per la riconversione industriale del sito, focalizzandosi su tecnologia e transizione ecologica. Questa sottoscrizione rafforza un precedente accordo siglato lo scorso 10 marzo al ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’interlocuzione tra la Regione, l’azienda e il ministero ha reso possibile la definizione di nuove e concrete garanzie occupazionali per il territorio siciliano. L’accordo prevede il mantenimento immediato dei livelli occupazionali per tutta la durata degli investimenti e offre specifiche tutele anche all’indotto locale.

Tra le misure più significative spicca l’attivazione di iniziative mirate, come programmi di mentoring volti a supportare le imprese locali nel loro percorso di riconversione industriale. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato come questa intesa, ora significativamente rafforzata dall’adesione della Regione Siciliana, possa rappresentare un vero modello per governare con efficacia la transizione industriale e garantire un futuro sostenibile al settore chimico. Urso ha inoltre annunciato una sua imminente visita a Siracusa sabato prossimo, dove incontrerà le imprese del Polo industriale siracusano, esprimendo la convinzione che la transizione green possa evolvere in un’opportunità per consolidare la vocazione industriale di questo territorio.

Versalis ha assicurato che l’intero piano di trasformazione si realizzerà entro cinque anni. Questo piano include la ristrutturazione della chimica di base e lo sviluppo di nuove piattaforme sostenibili per la chimica circolare, bio e specializzata. L’azienda investirà oltre 2 miliardi di euro e prevede una riduzione di circa un milione di tonnellate di CO2, corrispondente al 40% delle emissioni totali di Versalis in Italia. Il Mimit ha garantito il massimo supporto all’operazione e ha istituito, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un tavolo di coordinamento e monitoraggio per l’attuazione del Piano Eni. L’obiettivo primario è assicurare il rispetto di tutti gli impegni presi, inclusi i tempi di realizzazione, la tutela dei livelli occupazionali e l’impatto sulla filiera a valle e sull’indotto.