Il Ministero della Salute ha pubblicato il Piano Nazionale delle Attività di Controllo sui Prodotti Chimici per il 2025, il quale delinea le attività di vigilanza e controllo che le singole Regioni dovranno attuare. Questo piano, sviluppato in collaborazione con il Gruppo tecnico interregionale REACH – CLP, il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore dell’Istituto superiore di sanità e la Rete dei laboratori di controllo, mira a garantire la sicurezza dei prodotti chimici sul mercato.

Il Piano nazionale si articola in due principali aree di controllo: controlli documentali, eseguiti dalle AUSL, e controlli analitici, condotti dalle ARPA. Le attività di controllo si concentreranno sulle aziende appartenenti alla filiera di produzione e approvvigionamento di sostanze, sia in quanto tali, sia contenute in miscele o articoli, con particolare attenzione ai settori di maggiore rilevanza e alle sostanze presenti nella candidate list e negli allegati XIV e XVII del Regolamento REACH.

Priorità su controlli e sostanze

Le priorità di controllo includono le aziende soggette al D. Lgs. 105/2015 sugli incidenti rilevanti, quelle con autorizzazione integrata ambientale, quelle con evidenze di non corretta gestione delle sostanze, e quelle individuate dall’Autorità competente nazionale (ACN) o dagli uffici doganali per sospetta non conformità ai regolamenti REACH e CLP. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche alle imprese che utilizzano canali di vendita online.

Le sostanze prioritarie per la vigilanza nel 2025 includono quelle classificate come cancerogene, mutagene, reprotossiche, sensibilizzanti, o identificate come  Substances of Very High Concern (SVHC) e quelle soggette a restrizioni ai sensi dell’Allegato XVII del Regolamento REACH. Si terrà conto delle sostanze potenzialmente utilizzate come intermedi, delle miscele e articoli destinati ai consumatori finali, con particolare riguardo alle categorie più vulnerabili, e dei prodotti fitosanitari, biocidi e fertilizzanti. Altri ambiti di controllo riguarderanno le sostanze, miscele e articoli venduti online, quelle potenzialmente presenti in processi industriali diffusi e i prodotti recuperati da rifiuti.

Gli obiettivi dei controlli

Il tutto è mirano a verificare la conformità agli obblighi di registrazione, autorizzazione, restrizione, notifica e comunicazione per le sostanze SVHC, la corretta composizione delle miscele e l’adeguatezza delle schede di sicurezza. Particolare attenzione sarà data alla verifica degli obblighi di pubblicità per i prodotti venduti online. Il piano include anche la partecipazione italiana a progetti europei come REF-13, focalizzato sui controlli delle vendite online, e REF-10, riguardante il controllo integrato sui prodotti soggetti a diverse normative, oltre al progetto pilota dell’ECHA sulle notifiche per i centri antiveleni.

Le Regioni e le Province autonome sono tenute a trasmettere all’ACN REACH-CLP i risultati delle attività di controllo entro il 31 marzo 2026, utilizzando il format tecnico predisposto dall’ACN stessa. Il Ministero della salute, con la collaborazione delle Regioni, delle Province autonome e dell’ISS/CNSC, elaborerà un report nazionale sui controlli entro il 30 giugno 2025. Il PNC 2025 rappresenta un importante strumento per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, garantendo un efficace monitoraggio e controllo dei prodotti chimici presenti sul mercato.