Il prof. Spinelli è stato un punto di riferimento, come ricercatore, divulgatore e promotore, nell’ambito della sintesi, della reattività e dell’attività biologica dei composti eterociclici. Spinelli è stato un punto di riferimento umano e professionale: maestro generoso e presente, un collega appassionato, un uomo di scienza che ha saputo lasciare un’impronta indelebile in chi lo ha conosciuto.
L’attività scientifica del professor Domenico Spinelli, dedicata quasi interamente allo studio della chimica dei composti eterociclici, si è sviluppata lungo un arco di settant’anni. Ebbe inizio a metà degli anni Cinquanta del secolo scorso con la discussione della sua tesi di laurea dal titolo “Sulla reazione del 4(o 5)-nitroso-2,5(o 4)-difenilimidazolo con acido cloridrico”, relatore il professor Sigismondo Cusmano, per concludersi nell’anno corrente con una pubblicazione riguardante la sintesi di nuovi sistemi eterociclici.
Per cercare di capire il ruolo del professor Spinelli nel panorama della chimica organica italiana è utile ripercorrere le tappe della sua carriera accademica. Nato a Bari nel 1932, si laureò nel 1955 presso l’Ateneo della sua città. Dopo la laurea entrò a far parte del gruppo di ricerca del professor Giuseppe Leandri che riconoscerà sempre come suo maestro. Nel 1962 si trasferì a Genova, anticipando lo stesso Leandri che fu poi raggiunto dagli allora giovani ricercatori Carlo Dell’Erba e Giuseppe Guanti e con questi iniziò ad occuparsi della chimica del tiofene.
Per un tacito accordo a livello nazionale, il gruppo di Genova si interessò del comportamento del tiofene nei confronti dei nucleofili, in particolare delle reazioni di sostituzione nucleofila. Parallelamente, il gruppo del professor Gianlorenzo Marino (Perugia) delle reazioni di sostituzione elettrofila, mentre quello del professor Antonino Arcoria (Catania) delle reazioni in catena laterale.
Vincitore di un concorso a cattedra, Spinelli si trasferì a Sassari nel 1968 e l’anno successivo alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Palermo come straordinario di Chimica Organica Superiore. Infine, nel 1974 si trasferì alla cattedra di Chimica Organica della Facoltà di Farmacia dell’Università di Bologna, dove concluse la sua carriera accademica. […]
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di Renato Noto
Professore Emerito, Università di Palermo.