Al mese di settembre 2019 risultano iscritti all’Albo dei Chimici e dei Fisici un totale di 10216 Professionisti. Di questi, 327 sono Professionisti Chimici o Fisici Iuniores, ossia iscritti alla sezione B dell’Albo, costituendone una proporzione pari al 3,2%. Compresi in tale valore percentuale si annoverano 99 Fisici Iuniores (pari a circa il 30% degli iscritti alla sezione B dell’Albo) e 228 Chimici Iuniores (pari a circa il 70% degli iscritti alla sezione B dell’Albo).

Riflettendo sulle cifre sopra riportate è naturale interrogarsi sul valore “concreto” dei Professionisti Chimici e Fisici Iuniores, e si possono osservare alcuni aspetti orientati non solo ad una analisi della situazione nel presente ma anche nella prospettiva futura delle Professioni di Chimico e di Fisico, considerate anche l’entrata di tali Professioni nel novero delle Professioni sanitarie e l’attesa revisione del DPR 328/2001.

3,2% degli iscritti al nostro comune Albo posseggono quindi una laurea triennale frutto dell’applicazione nelle Università italiane, a partire dall’Anno Accademico 2000/2001 del Decreto 3 novembre 1999, n.509 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei” che aboliva le cosiddette lauree del “vecchio ordinamento” a ciclo unico e istituiva i titoli di lauree triennali e lauree specialistiche, queste ultime di durata biennale e conseguibili solo da parte di studenti già in possesso di una laurea triennale compatibile in riferimento agli esami sostenuti. Pertanto i primi Chimici triennali si sono verosimilmente iscritti all’Albo nel 2003 o nel 2004, date molto recenti se si pensa che i Chimici sono Professione Ordinistica da ormai 91 anni. A distanza di circa tre lustri dai primi Chimici Iuniores iscritti all’Albo si possono osservare alcuni aspetti che identificano i Professionisti Iuniores.

  • Molti tra questi Professionisti hanno un lavoro consolidato, o si stanno costruendo una carriera ed un curriculum importante (partiamo dall’assunto che si tratti di persone relativamente giovani, o anche giovanissime), pubblicando e svolgendo mansioni di consulenti, di tecnici o di supporto scientifico affiancando esponenti di altro tipo di professioni, aziende, agenzie, portando quindi il nome del Chimico o del Fisico all’interno dei più diversi comparti.
  • Alcuni di questi Professionisti Iuniores, pur lavorando, sono iscritti a una laurea magistrale o la stanno completando, avendo come obiettivo il passaggio alla sezione A dell’Albo tramite superamento dell’Esame di Stato.
  • Con il passaggio da professione tecnica a professione sanitaria è verosimile immaginare uno scenario futuro in cui le lauree in Chimica e Fisica torneranno dall’attuale 3+2 al ciclo unico per armonizzarsi alle altre professioni di tipo sanitario, pur mantenendo anche una “faccia” e delle competenze spiccatamente tecniche. Si andrà generando pertanto una fetta di questi 327 (o più, in futuro, considerati i nuovi Professionisti che si staranno laureando triennali nel prossimo futuro e che troveranno un lavoro compatibile con le competenze di Chimico e Fisico Iunior) Professionisti Iuniores che possiederanno meno competenze rispetto ai Colleghi iscritti alla sezione A dell’Albo, ma tali competenze saranno e sono tutt’oggi ben distinte, specifiche ed approfondite rispetto a quelle che possiedono i Periti, che constituiscono Ordine a sé, contemplato nel novero delle professioni tecniche.
  • Il regolamento elettorale attualmente in vigore per tutti gli Ordini, i Collegi e le Federazioni apparteneneti alle professioni sanitarie, proprio in virtù del fatto che esse prevedono tipicamente una laurea a ciclo unico seguita da eventuale specializzazione, non pone distinguo tra iscritti alla sezione A o sezione B, non esistendo tradizionalmente una sezione B. Continuerà pertanto ad essere verosimilmente presente nel Consiglio degli Ordini e nel Comitato Centrale della Federazione una rappresentanza dei Professionisti Iuniores, alcuni per altro con all’attivo già qualche esperienza di attività ordinistica. Tali Professionisti, come accade oggi e accadeva negli ultimi lustri, portano avanti le istanze dei Colleghi Iuniores, offrono nuovi spunti di riflessione alla comunità di Chimici e Fisici iscritti all’Albo, costituiscono “ponti” di contatto con altre Professioni e pertanto posssono essere anche propositivi nell’individuazione di percorsi all’interno dei quali tutti i Chimici e i Fisici iscritti possono apportare il valore della propria esperienza, traendo beneficio per la visibilità delle nostre Professioni.
  • Chimici e Fisici Iuniores, infine, sono ulteriore prova alla comunità della versatilità di impiego delle proprie competenze a vantaggio dello sviluppo sostenibile all’interno della società, nei confronti dell’ambiente e del cittadino ed alla diffusione della cultura Chimica e Fisica, nonché del valore della deontologia professionale che ci contraddistingue e ci accomuna, a prescindere dalla sezione alla quale si è iscritti.

 

 

Dott. Chim. Ir. Roberta Giacometti

Consigliere FNCF